Indice: | |
1. I trulli | 4. I simboli |
2. Come nascono i trulli? | 5. L'interno di un trullo |
3. I pinnacoli |
( Tratto dal libro: “Alberobello, la città dei trulli” del Prof. Gino Angiulli )
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Dal latino turris, trulla, o dal greco tholos, o dal greco-bizantino torullosa, tutti significanti Cupola, sono dei tipici edifici discesi attraverso una millenaria tradizione sino ai tempi nostri. Essi hanno in comune con le abitazioni dei popoli primitivi la forma esterna: un cilindro sormontato da un cono, ma in tutto il resto è una costruzione originale. I trulli sono interamente costruiti in pietra, non sono usate né malta , né legname, né altri mezzi di sostegno o di collegamento. Primitiva è la forma, primitivi i mezzi, ma non primitiva è l'arte con cui questi mezzi semplicissimi sono potuti bastare a raggiungere una statica mirabile. Nei trulli la forma più rozza fa contrasto con la ingegnosa soluzione di un problema di statica possibile solo ai popoli di certo né selvaggi, né primitivi. La stereotomia, la scienza che studia le forme da dare agli elementi di una fabbrica perché questa sia salda, è scienza posteriore all'epoca di costruzione dei trulli. Ma la semplice risoluzione di un importante problema di statica fu particolarmente agevolata, nella costruzione del trullo, che è in se stesso un perfetto organismo architettonico, dalla natura geologica della zona, formata da colline aride, quasi ricoperte da un manto di roccia calcarea che si sfalda in strati di spessore diverso così da poter fornire lastre a facce parallele e lisce. |
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