Indice: | |
1. Origini | 6. I disagi dei selvesi |
2. I feudatari | 7. Sete di libertà |
3. Le prime abitazioni | 8. Redenzione della selva |
4. La prima cappella | 9. Alberobello |
5. Il Guercio di Puglia |
(Tratto dal libro: “Alberobello, la città dei trulli” del Prof. Gino Angiulli )
Origini
Sin dall’XI secolo si ha menzione, in un Diploma di donazione da parte di Roberto Decerano al Vescovo di Monopoli, di una zona di territorio boscoso denominato « Sylva aut nemur arboris belli » (Selva o bosco dell’albero della guerra), appellativo derivato dalla memoria di un fatto d’arme o agguato di briganti.
Tale denominazione la si trova ancora in una pergamena del 1272 che lo storico Domenico Morea trovò nell’Abazia di S. Benedetto in Conversano e illustrò nella sua opera « Chartularium Cupersanensis » ed in un’altra Carta di Roberto D’Angiò, il cui regno ebbe luogo dal 1309 al 1343, con cui donava questa « Selva » al giovane Comune di Martina Franca, fondata nel 1310 dal suo antenato Filippo I, principe di Taranto.
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