Frazione di Alberobello, anticamente apparteneva al territorio della città di Egnatia, distante circa tre chilometri, a 397 m sul livello del mare e con una popolazione di poco meno di 1000 abitanti.
Il nome "Coreggia" proviene dal CORRIGIA e CORIGIA da CORIUM cuoio, ovvero da CORRIGERE, raddrizzare, ed è riferito alla striscia o cinghia di cuoio atta a vari usi, ma della quale gli antichi specialmente si servivano per cingersi alla vita sopra le vesti, o come staffile, o capestro al collo. Questa terminologia è da ricondurre alla presenza dei veneziani nella masseria Cavallerizza, nel vicino Canale di Pilo.
Nel periodo 1495-1532, infatti, i cavalli di razza erano condotti in questa zona per ricevere le corregge.
Nel 1748 si costruì una piccola cappella che fu donata alla parrocchia di Alberobello, aperta al culto nel 1805 e ampliata dal 1850.
La borgata restò territorio di Monopoli fino a che, dopo una lunga contesa, il Sindaco Cav. Angelo Turi di Alberobello ne ottenne l’annessione. Una lapide all’ingresso di Coreggia ricorda l’avvenimento dell'aggregazione al Comune di Alberobello, avvenuto nel 1895.
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